La sua malattia, la sua sofferenza, la condizione del suo corpo, che tanto hanno commosso i fedeli, ha fatto sorgere anche quella domanda, non propriamente cristiana, se in quelle condizioni il papa poteva ancora svolgere la sua funzione di vicario di Cristo, o non fossero preferibili le sue dimissioni, per evidenti diffi coltà di dirigere una Chiesa che annovera nel mondo milioni di fedeli. […]
Io che non ho fede penso che, a differenza di noi tutti, il papa non abbia considerato più il suo corpo come qualcosa di “suo”, ma come qualcosa di radicalmente e profondamente inscritto nella sua fede, di cui non più lui, ma solo Iddio poteva disporre.